martedì 9 luglio 2013

VIABILITA' E PARCHEGGI: A LIVORNO SERVONO PIU' AREE PEDONALI


Come ogni estate si scatena la disputa sulla viabilità, con un dibattito rovente che vede sfidarsi reciprocamente il paladino dei residenti (per esempio Battocchi), quello dei commercianti (magari Tamburini), quello degli automobilisti (l'ACI), in un turbinìo di proposte di soste a rotazione o a pagamento, riapertura di zone pedonali, parcheggi sotterranei, ecc. L'importante è consentire a tutti di parcheggiare la propria auto ovunque e velocemente. 
In questo dibattito emerge infatti un grande assente: il trasporto pubblico, fattore di coesione sociale e sostenibilità ambientale, che garantisce centinaia di posti di lavoro e dovrebbe essere il fulcro della mobilità urbana, anche perché la continua erosione di finanziamenti governativi lo pone in una permanente condizione di difficoltà.
Menomale che si intravedono sprazzi di civiltà, come l'intervento del rappresentante dei commercianti della Venezia, il quale sostiene la pedonalizzazione del quartiere come elemento di vivibilità, a favore sia dei residenti che dell'attrazione turistica (quindi posti di lavoro), il tutto in un quadro coordinato tra decoro urbano e servizi.
Deve cambiare la cultura: mentre a Roma pedonalizzano i Fori imperiali e nel capoluogo toscano eliminano i parcheggi da Piazza San Firenze, non è possibile rivolgersi all'Amministrazione comunale di Livorno per costruire un parcheggio sotterraneo in Piazza Roma o per riaprire Piazza Cavour al traffico!
L'ottima iniziativa di offrire abbonamenti bus a prezzi promozionali dev'essere invece accompagnata da ampliamenti delle zone ciclo-pedonali, verdi, riqualificate per l'offerta turistica sia sul lungomare che in centro (utilizzando come parcheggi di scambio l'Odeon, la Stazione marittima, via Del Corona, ecc.) senza una tragica lotta tra residenti e non-residenti per accaparrarsi il posto-auto in quartieri caotici, intasati, pericolosi (più traffico, più incidenti) ed inquinati.

Andrea Romano
Consigliere comunale Italia dei Valori

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