In questi anni abbiano denunciato più volte il pericolo che si annidava del progetto di aggregazione (di fatto una privatizzazione) delle aziende locali toscane: oltre alle difficoltà finanziarie che comportano un taglio delle linee e del personale, rallentando anche il rinnovo del parco automezzi, abbiamo sempre evidenziato la volontà dei soci privati - alla ricerca del loro profitto - di colpire ulteriormente i lavoratori nelle garanzie salariali e nell'orario di lavoro.
Spesso ci siamo trovati isolati, essendo tra i pochi che hanno sempre tenacemente avversato un siffatto percorso.
Oggi, leggendo il comunicato diffuso dalle organizzazioni sindacali, ci accorgiamo che anche loro sono finalmente arrivati alle nostre conclusioni, accusando perfino di "miopia" la classe politica che "ha regalato" ai privati la gestione del TPL.
Sarebbe opportuno, arrivati a questo punto in cui si cerca di chiudere la stalla quando ormai i buoi sono scappati, di tentare percorsi alternativi di aggregazione che riportino in mano pubblica la gestione del TPL, garantendo utenti e lavoratori e riducendo lo spazio di manovra speculativa dei privati.
Circolo IDV dip. CTT ( ex ATL )
Orsi Stefano

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