Qualche settimana fa il comandante del CISAM (centro studi militare) di Pisa, ammiraglio De Bernardo, comunicò che 750.000 litri di acque contaminate da sostanze radioattive verranno immesse nel Canale dei Navicelli raggiungendo le coste livornesi.
Ho subito chiesto all'Amministrazione comunale di intervenire per scongiurare questo ennesimo attentato, a norma di legge, contro la salute e l'ambiente, chiedendo anche la convocazione di un'apposita seduta della Commissione consiliare, ma il mio appello è finora caduto nel vuoto.
I consiglieri comunali ed i cittadini hanno il diritto di ascoltare sulla vicenda il Sindaco, la Giunta, l'ARPAT, le associazioni ambientaliste e chiunque si interessi o si debba interessare di tutelarci da questi gravissimi pericoli.
A quanto pare, il CISAM è stato in passato interessato da infiltrazioni della P2, ha lavorato con plutonio e uranio impoverito ed il Governo ha sempre coperto la sua attività rispondendo alle interrogazioni parlamentari col segreto militare.
Non c'è nessuna certezza che il mantenimento del livello di radioattività al di sotto dei limiti di legge protegga l'ecosistema e la popolazione da gravissimi rischi. In altri casi dimostrati infatti non è stato così.
Oltretutto, l'economia del territorio, in settori come la pesca e il turismo, potrebbe risultare gravemente danneggiata con ripercussioni occupazionali che non ci possiamo assolutamente permettere di affrontare.
Rinnovo pubblicamente l'appello al Sindaco ed alla Giunta perché l'Amministrazione si occupi immediatamente della vicenda, tenendo costantemente informata la popolazione ed il Consiglio comunale.
Andrea Romano
Coordinatore provinciale IDV Livorno
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