venerdì 8 febbraio 2013

IRENE NICOTRA, INTERVENTO SULLA SOSTENIBILITA' ECONOMICA

Credo di poter mettere in politica lo stesso impegno che metto nel mio lavoro quotidiano, sempre 
alla ricerca di un miglioramento delle condizioni di vita dei miei concittadini, proiettato nel futuro della società, non soltanto nel carpe diem. Credo fortemente nell’importanza della rappresentanza di genere, anche nelle istituzioni: ancor oggi la maggioranza dei dirigenti in ogni campo è costituita da uomini; è necessario che siano valorizzate anche le qualità e le competenze delle donne. Credo in una politica vicina alla gente comune, che sa ascoltare e cerca di risolvere i problemi in maniera concreta e non solo a parole. Ritengo che la politica sia un’impresa collettiva, che si basa sulla condivisione, sul dibattito, sul confronto democratico, rispettando le opinioni di tutti, perché ognuno di noi può portare un contributo alla crescita del nostro Paese. Credo, quindi, nei valori che porta avanti il nostro partito, da sempre”.


Questo è stato il messaggio trasmesso alla Segreteria nazionale insieme alla proposta della mia candidatura solo un mese fa, candidatura che è stata successivamente accolta con mia grande sorpresa, poiché solo da pochi anni svolgo attività politica.
Sono madre di 4 figli e vivo in prima persona le difficoltà economiche delle famiglie attanagliate dalla crisi, consapevole che, purtroppo, ci sono situazioni ben peggiori della mia, con due stipendi da lavoro dipendente in casa.
Vengo dalla gavetta, ho studiato e lavorato molto: mi sono laureata in Geologia a 40 anni, dividendo la mia grande passione per le “Scienze della Terra” con i tanti impegni professionali e familiari.
In 25 anni di lavoro in Provincia mi sono occupata di molti temi: scuola, cultura, difesa del suolo e protezione civile, ambiente, fino a giungere al delicato settore dei trasporti, di cui mi occupo oramai da più di 5 anni come Responsabile.
Mi ritengo quindi più un tecnico che un politico vero, ma ho deciso di mettere a disposizione di questo grande e innovativo progetto politico tutto l’entusiasmo e l’ottimismo che mi anima da sempre, unito alle conoscenze e competenze accumulate in questi anni, per poter dare il mio piccolo e concreto contributo ad un miglioramento delle condizioni di vita del nostro Paese. Parlare di “condizioni di vita”, non può che evocare il riferimento a due importanti punti del nostro Programma di “Rivoluzione Civile”, che mi stanno particolarmente a cuore, anche per vissuto personale:
(Dal nostro programma)
  • per l’ambiente - Va cambiato l’attuale modello di sviluppo, responsabile dei cambiamenti climatici, del consumo senza limiti delle risorse, di povertà, squilibri e guerre. Va fermato il consumo del territorio, tutelando il paesaggio, archiviando progetti come la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto di Messina. Va impedita la privatizzazione dei beni comuni, a partire dall’acqua. Va valorizzata l’agricoltura di qualità, libera da OGM, va tutelata la biodiversità e difesi i diritti degli animali. Vanno creati posti di lavoro attraverso un piano per il risparmio energetico, lo sviluppo delle rinnovabili, la messa in sicurezza del territorio, per una mobilità sostenibile che liberi l’aria delle città dallo smog.
  • per la laicità e la libertà - Affermiamo la laicità dello Stato e il diritto all’autodeterminazione della persona. Siamo per una cultura che riconosca le differenze. Aborriamo il femminicidio, contrastiamo ogni forma di sessismo e siamo per la democrazia di genere. Contrastiamo l’omofobia e vogliamo il riconoscimento dei diritti civili, degli individui e delle coppie, a prescindere dal genere. Contrastiamo ogni forma di razzismo e siamo per la cittadinanza di tutti i nati in Italia e per politiche migratorie accoglienti.”
Il nostro Pianeta è la nostra casa, dobbiamo curare e proteggere l’ambiente in cui viviamo. A testimonianza del nostro impegno, ecco la proposta programmatica di inserimento dei reati contro l’ambiente nel codice penale e la sottoscrizione dei Nove punti indicati da Greenpeace per cambiare le politiche energetiche, per investire sulle energie pulite, limitare l’uso dei combustibili fossili e agevolare l’utilizzo di risorse rinnovabili.
Per incidere in maniera determinante nelle politiche a favore dell’ambiente, è necessario innanzitutto sostenere la Green economy, indirizzando le risorse pubbliche ad un potente stimolo al risparmio ed all’efficienza energetica, con misure economiche, legislative, tecnologiche e di educazione pubblica in grado di ridurre il consumo d'energia, di risorse naturali e i danni ambientali e promuovendo al contempo un modello di sviluppo sostenibile, attraverso l'aumento dell'efficienza energetica e di produzione, che produca a sua volta una diminuzione della dipendenza dall'estero, l'abbattimento delle emissioni di gas serra, la riduzione dell'inquinamento locale e globale, compreso quello elettromagnetico, fino all'istituzione di una vera e propria economia sostenibile a scala globale e duratura, servendosi prevalentemente di risorse rinnovabili (come l'energia eolica, l'energia solare, l'energia idraulica) e procedendo al più profondo riciclaggio di ogni tipo di scarto domestico o industriale, evitando il più possibile sprechi di risorse.
Inoltre, è necessario sempre più risolvere il conflitto tra tutela del paesaggio e incentivazione alla produzione di energia da FER, promuovendo, anche a livello locale, la piena attuazione dei Piani energetici regionali per il raggiungimento degli obiettivi prefissati al 2020 (per l’Italia: 17% di produzione energetica pulita sul consumo nazionale lordo entro il 2020).
Da non dimenticare la messa in sicurezza dei territori soggetti a dissesti idrogeologici e delle aree sismiche, per prevenire le calamità ed abbattere i costi di eventuali danni futuri.
In questo ambito di politiche a favore dell’ambiente, un ruolo fondamentale riveste il potenziamento del trasporto pubblico e l’integrazione delle diverse modalità di trasporto. E’ necessario rendere efficienti le linee ad alta frequentazione, urbane ed extraurbane, per decongestionare i centri urbani disincentivando contemporaneamente l’utilizzo dell’auto privata; abbiamo bisogno di creare un trasporto pubblico più efficiente e competitivo, anche nelle aree turistiche, favorendo la cosiddetta “mobilità sostenibile”, anche con modalità di trasporto innovative e più flessibili, per intercettare la domanda potenziale degli utenti il più possibile e garantire a costi contenuti un’offerta adeguata anche nelle aree periferiche e rurali, per tutelare il diritto costituzionale alla mobilità del cittadino.
A proposito di diritti dei cittadini, è sacrosanto, infine, tutelare i cosiddetti diritti civili, ovvero l'insieme delle libertà e delle prerogative garantite alle persone fisiche, senza discriminazione di genere, di sesso, di razza, etc. allineandoci finalmente agli altri Paesi europei e dare pari dignità ad ogni individuo e cittadino, battendosi contro qualsiasi forma di violenza a favore di una democrazia vera, diffusa e trasversale, per accogliere nel migliore dei modi ed anche culturalmente una nuova società multietnica.
Tengo a sottolineare che la sostenibilità economica delle nostre proposte politiche deriva da un diverso utilizzo delle risorse pubbliche a disposizione, dalla tassazione dei grandi patrimoni, dalla confisca di quelli illeciti e dal recupero dell'evasione fiscale, oltre che dalla lotta alla corruzione; quindi, non solo belle parole ma un vero "piano industriale" alla base di un programma politico, per non aumentare complessivamente i costi ma, anzi, per abbatterli, per rilanciare l’economia e la domanda interna. Inoltre, ricordo che è fondamentale attingere ai Fondi europei per reperire risorse fresche da investire, anche a livello locale, poiché l’Italia risulta tra i primi finanziatori ma, purtroppo, tra gli ultimi ad utilizzarne; bisogna sviluppare progettualità ed investire nelle “risorse umane”, valorizzandone competenze e capacità.
Irene Nicotra

Candidata al Senato per la lista Rivoluzione Civile

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