alla ricerca di un miglioramento delle condizioni di vita dei miei concittadini, proiettato nel futuro della società, non soltanto nel carpe diem. Credo fortemente nell’importanza della rappresentanza di genere, anche nelle istituzioni: ancor oggi la maggioranza dei dirigenti in ogni campo è costituita da uomini; è necessario che siano valorizzate anche le qualità e le competenze delle donne. Credo in una politica vicina alla gente comune, che sa ascoltare e cerca di risolvere i problemi in maniera concreta e non solo a parole. Ritengo che la politica sia un’impresa collettiva, che si basa sulla condivisione, sul dibattito, sul confronto democratico, rispettando le opinioni di tutti, perché ognuno di noi può portare un contributo alla crescita del nostro Paese. Credo, quindi, nei valori che porta avanti il nostro partito, da sempre”.
Questo è stato il messaggio trasmesso alla
Segreteria nazionale insieme alla proposta della mia candidatura solo
un mese fa, candidatura che è stata successivamente accolta con mia
grande sorpresa, poiché solo da pochi anni svolgo attività
politica.
Sono madre di 4 figli e vivo in prima persona le
difficoltà economiche delle famiglie attanagliate dalla crisi,
consapevole che, purtroppo, ci sono situazioni ben peggiori della
mia, con due stipendi da lavoro dipendente in casa.
Vengo dalla gavetta, ho studiato e lavorato molto:
mi sono laureata in Geologia a 40 anni, dividendo la mia grande
passione per le “Scienze della Terra” con i tanti impegni
professionali e familiari.
In 25 anni di lavoro in Provincia mi sono occupata
di molti temi: scuola, cultura, difesa del suolo e protezione civile,
ambiente, fino a giungere al delicato settore dei trasporti, di cui
mi occupo oramai da più di 5 anni come Responsabile.
Mi ritengo quindi più un tecnico che un politico
vero, ma ho deciso di mettere a disposizione di questo grande e
innovativo progetto politico tutto l’entusiasmo e l’ottimismo che
mi anima da sempre, unito alle conoscenze e competenze accumulate in
questi anni, per poter dare il mio piccolo e concreto contributo ad
un miglioramento delle condizioni di vita del nostro Paese. Parlare
di “condizioni di vita”, non può che evocare il riferimento a
due importanti punti del nostro Programma di “Rivoluzione Civile”,
che mi stanno particolarmente a cuore, anche per vissuto personale:
(Dal
nostro programma)
- per l’ambiente - Va cambiato l’attuale modello di sviluppo, responsabile dei cambiamenti climatici, del consumo senza limiti delle risorse, di povertà, squilibri e guerre. Va fermato il consumo del territorio, tutelando il paesaggio, archiviando progetti come la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto di Messina. Va impedita la privatizzazione dei beni comuni, a partire dall’acqua. Va valorizzata l’agricoltura di qualità, libera da OGM, va tutelata la biodiversità e difesi i diritti degli animali. Vanno creati posti di lavoro attraverso un piano per il risparmio energetico, lo sviluppo delle rinnovabili, la messa in sicurezza del territorio, per una mobilità sostenibile che liberi l’aria delle città dallo smog.
- per la laicità e la libertà - Affermiamo la laicità dello Stato e il diritto all’autodeterminazione della persona. Siamo per una cultura che riconosca le differenze. Aborriamo il femminicidio, contrastiamo ogni forma di sessismo e siamo per la democrazia di genere. Contrastiamo l’omofobia e vogliamo il riconoscimento dei diritti civili, degli individui e delle coppie, a prescindere dal genere. Contrastiamo ogni forma di razzismo e siamo per la cittadinanza di tutti i nati in Italia e per politiche migratorie accoglienti.”
Il
nostro Pianeta è la nostra casa, dobbiamo curare e proteggere
l’ambiente in cui viviamo. A testimonianza del nostro impegno, ecco
la proposta programmatica di inserimento dei reati contro
l’ambiente nel codice penale e la sottoscrizione dei Nove punti
indicati da Greenpeace per cambiare le politiche energetiche, per
investire sulle energie pulite, limitare l’uso dei
combustibili fossili e agevolare l’utilizzo di risorse
rinnovabili.
Per incidere in maniera determinante nelle politiche a favore
dell’ambiente, è necessario innanzitutto sostenere la Green
economy, indirizzando le risorse pubbliche ad un potente stimolo
al risparmio ed all’efficienza energetica, con misure economiche,
legislative, tecnologiche e di educazione pubblica in grado di
ridurre il consumo
d'energia, di risorse
naturali e i danni ambientali e promuovendo
al contempo un modello di sviluppo
sostenibile, attraverso l'aumento
dell'efficienza
energetica e di produzione, che produca a
sua volta una diminuzione della dipendenza dall'estero,
l'abbattimento delle emissioni di gas
serra, la riduzione dell'inquinamento
locale e globale, compreso quello elettromagnetico, fino
all'istituzione di una vera e propria economia
sostenibile a scala globale e duratura,
servendosi prevalentemente di risorse
rinnovabili (come l'energia
eolica, l'energia
solare, l'energia
idraulica) e procedendo al più profondo
riciclaggio
di ogni tipo di scarto domestico o industriale, evitando il più
possibile sprechi di risorse.
Inoltre, è necessario sempre più risolvere il conflitto tra
tutela del paesaggio e incentivazione alla produzione di energia da
FER, promuovendo, anche a livello locale, la piena attuazione dei
Piani energetici regionali per il raggiungimento degli obiettivi
prefissati al 2020 (per l’Italia: 17% di produzione energetica
pulita sul consumo nazionale lordo entro il 2020).
Da non dimenticare la messa in sicurezza dei territori soggetti a
dissesti idrogeologici e delle aree sismiche, per prevenire le
calamità ed abbattere i costi di eventuali danni futuri.
In questo ambito di politiche a favore dell’ambiente, un ruolo
fondamentale riveste il potenziamento del trasporto pubblico e
l’integrazione delle diverse modalità di trasporto. E’
necessario rendere efficienti le linee ad alta frequentazione, urbane
ed extraurbane, per decongestionare i centri urbani disincentivando
contemporaneamente l’utilizzo dell’auto privata; abbiamo bisogno
di creare un trasporto pubblico più efficiente e competitivo, anche
nelle aree turistiche, favorendo la cosiddetta “mobilità
sostenibile”, anche con modalità di trasporto innovative e più
flessibili, per intercettare la domanda potenziale degli utenti il
più possibile e garantire a costi contenuti un’offerta adeguata
anche nelle aree periferiche e rurali, per tutelare il diritto
costituzionale alla mobilità del cittadino.
A proposito di diritti dei cittadini, è sacrosanto, infine, tutelare
i cosiddetti diritti civili, ovvero l'insieme delle libertà e delle
prerogative garantite alle persone
fisiche, senza discriminazione di genere, di
sesso, di razza, etc. allineandoci finalmente agli altri Paesi
europei e dare pari dignità ad ogni individuo e cittadino,
battendosi contro qualsiasi forma di violenza a favore di una
democrazia vera, diffusa e trasversale, per accogliere nel migliore
dei modi ed anche culturalmente una nuova società multietnica.
Tengo a sottolineare che la sostenibilità economica delle nostre
proposte politiche deriva da un diverso utilizzo delle risorse
pubbliche a disposizione, dalla tassazione dei grandi patrimoni,
dalla confisca di quelli illeciti e dal recupero dell'evasione
fiscale, oltre che dalla lotta alla corruzione; quindi, non solo
belle parole ma un vero "piano industriale" alla base di un
programma politico, per non aumentare complessivamente i costi ma,
anzi, per abbatterli, per rilanciare l’economia e la domanda
interna. Inoltre, ricordo che è fondamentale attingere ai Fondi
europei per reperire risorse fresche da investire, anche a livello
locale, poiché l’Italia risulta tra i primi finanziatori ma,
purtroppo, tra gli ultimi ad utilizzarne; bisogna sviluppare
progettualità ed investire nelle “risorse umane”, valorizzandone
competenze e capacità.
Irene Nicotra
Candidata al Senato per la lista Rivoluzione Civile

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