L'impietosa classifica del Sole 24 ore colloca anche quest'anno il Sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, in fondo all'elenco dei sindaci più popolari, al 93° posto su 101.
Difficile fare peggio di così, anche se Cosimi ce l'ha davvero messa tutta: dalla scelta di assessori di credo tafazziano come Grassi, che ha abbandonato i progetti sul piano strutturale per un'epica musata alle primarie del suo partito, ai tour in giro per l'Italia e per l'Europa a nome dell'ANCI trascurando le crisi da affrontare in città, all'esplosione della coalizione che lo ha portato alla vittoria, visto che il suo consenso personale continua ad essere davvero trascurabile.
Mentre ci felicitiamo per l'ottimo secondo posto conquistato da Leoluca Orlando e del piazzamento nella top 20 per Luigi De Magistris, ma anche del primo posto per De Luca (PD) che a Salerno ha rinunciato all'inceneritore facendo volare la raccolta differenziata, non possiamo che restare angosciati dall'atteggiamento che Cosimi continua a tenere: anziché chiedersi il perché di questo vero e proprio crollo (dal 71° posto del 2009 al 93° attuale) si permette non solo di criticare spesso e volentieri i sindaci che guidano la classifica, ma addirittura di riscriverla come gli pare, bacchettando gli analisti del Sole 24 ore e auto-proclamandosi 31°, in base ad una rielaborazione personale degna delle migliori supercazzole dei film di Monicelli.
Livorno non si merita questo triste spettacolo, il PD dovrebbe riflettere sull'opportunità di continuare così fino alla fine della legislatura.
Andrea Romano
Coordinatore provinciale IDV Livorno

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