sabato 5 gennaio 2013

6 MILIARDI DI MOTIVI PRO-INCENERITORE...E LE FILASTROCCHE DI UN PARTITO


Il sig. Faralli del PD (il Tirreno 05.01.13) mi accusa di protervia per aver criticato l'attività lobbistica della Cispel, spacciata per interessamento ai problemi dei cittadini, ma così dimostra di non conoscere la complessità del problema rifiuti, ne' gli interessi corposi che si celano dietro questo settore.
La prima questione segnalata da Faralli è che non basta criticare ma dobbiamo proporre soluzioni per la quota non riciclabile dei rifiuti. E' vero, ma da anni facciamo notare che gli impianti di trattamento a freddo (ce ne sono ormai a decine sul territorio nazionale) riescono a riutilizzare il non riciclabile fino al 99%, triturandolo e facendone materiale per edilizia o altro, mentre gli inceneritori lo bruciano creando ceneri tossiche da smaltire in discarica. Facciamo finta di non capire o cosa?
Caro Faralli, le trame - per venire alla seconda questione - non sono "oscure" ma alla luce del sole e anche legittime, il problema è che non rispecchiano l'interesse dei cittadini: mentre gli ordini dei medici e professori di prestigio internazionale chiedono la messa al bando degli inceneritori, sulla costa toscana si prepara una gara per la gestione dei rifiuti che assicurerà ricavi di 250 milioni all'anno per 25 anni, pari a circa 6 miliardi di euro. Quindi non si tratta di "insinuare", ma di prendere atto della realtà senza ripetere filastrocche fatte imparare a memoria in sezione, dato tra l'altro che i manager delle aziende interessate e gli amministratori pubblici hanno in tasca quasi sempre la tessera dello stesso partito.

Andrea Romano

Coordinatore provinciale IDV Livorno

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