sabato 1 dicembre 2012

LIVORNO, DELIBERA ANTI-IDV: CLAMOROSO, IL MINISTERO HA DATO TORTO AL COMUNE


Finalmente ho avuto l'onore di leggere il parere del Ministero dell'Interno sulla faccenda delle commissioni consiliari, arrivato a Livorno appena tre giorni dopo l'approvazione della delibera che le ha stravolte: questo è il primo fatto scandaloso, dato che non hanno voluto neanche aspettare - dopo averla richiesta - l'interpretazione ufficiale del Governo.
Il parere fa a pezzi tutta l'impalcatura pseudo-giuridica sulla quale è stata costruita la vicenda del rinnovo delle commissioni, affermando chiaramente che se è certamente consentito rideterminare la composizione delle commissioni è necessario per legge (art. 38 del testo unico) che "spetti al Regolamento stabilire i meccanismi idonei a garantire il rispetto" del criterio di proporzionalità tra i gruppi politici!!
Lo stesso Regolamento che infatti ci eravamo impegnati a cambiare la scorsa estate - riconoscendo la mancanza di tali meccanismi al suo interno - e che poi è stato invece lasciato così com'era, preferendo un colpo di mano "ad personam" anziché una regola trasparente che valga sempre e per tutti.
Un'altra picconata alla delibera, voluta dal PD per far fuori l'IDV ed impedirle di far funzionare la democrazia nelle commissioni, arriva quando il parere afferma che "secondo l'univoco e consolidato indirizzo giurisprudenziale, il criterio proporzionale può dirsi rispettato ove sia assicurata, in ogni commissione, la presenza di ciascun gruppo presente in consiglio" in modo che ne sia riprodotto "il peso numerico e di voto": anche in questo caso il Consiglio comunale è stato portato completamente fuori strada, perché l'IDV, che prima era infatti presente in ogni commissione, è stata estromessa dalla metà di esse e vari altri gruppi non sono affatto presenti con diritto di voto (il capogruppo con diritto di parola non basta!) in tutte le commissioni ma solo in due o tre: Città Divesa, SEL, FDS, Misto...
Alla luce del chiarissimo parere del Ministero, che rende giustizia a quanto vado affermando da mesi, è necessario annullare la delibera "incriminata" ed introdurre nel Regolamento i giusti meccanismi di rimodulazione delle commissioni.
Sarebbe opportuno, infine, che chi si è prestato ad un simile pasticcio, contraddicendosi più volte sia sull'azzeramento delle presidenze (che non doveva esserci, tanto che nella delibera si parla solo di "riassetto" e si conferma più dell'80% dei componenti originari), sia sull'aumento dei componenti (che doveva essere evitato per non "finire alla Corte dei conti"), sia sul percorso di riforma regolamentare (che avrebbe dovuto precedere la delibera) sia su molti altri aspetti, facesse un doveroso e dignitoso passo indietro.

Andrea Romano
Consigliere comunale IDV Livorno

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