Nessuno sentirà la mancanza del Grassi assessore, il tecnico (sic) che è riuscito a litigare con tutti, cominciando col sottoscritto e finendo addirittura col Sindaco che lo ha nominato.
Questa mattina in Consiglio comunale ho chiesto chiaramente al Sindaco cosa stesse succedendo all'interno dell'Amministrazione, se veramente le lotte intestine per le primarie nel PD stavano rimettendo in discussione, per l'ennesima volta, gli assetti di Giunta. Ma non era l'IDV che paralizzava l'azione amministrativa, come disse il Sindaco a febbraio dopo aver incassato le dimissioni degli assessori Ritorni (PD) e Lessi (PD) e quelle dei presidenti di commissione Mancusi (PD) e Del Corona (PD)?
Cosimi ha risposto tranquillo e beato con una delle sue proverbiali "supercazzole" che non chiariscono nulla, poi è uscito dall'aula ed ha scritto a Grassi una richiesta di dimissioni per non aver concordato con lui, bersaniano, la propria candidatura nel campo dei renziani (???).
Fatto questo, è volato a Roma alle sue solite riunioni di altissimo livello dove si reca probabilmente per salvare il mondo, lasciando inebetito tutto il Consiglio comunale, riunito per discutere di AAMPS (delega divisa tra lui e Grassi, entrambi assenti), con gli assessori presenti imbarazzatissimi nel dover cavare le gambe su questioni di competenza altrui.
Dispiace davvero constatare che con tutti i problemi che la Città deve affrontare, non ultimo il futuro del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti con il relativo costo per i cittadini e quello dei lavoratori del settore, il Sindaco ed i suoi assessori si dividano tra gli impegni fuori città e la furiosa battaglia per le candidature.
Forse non ci resta che sperare in un commissario prefettizio, che ci risparmi questa agonia istituzionale almeno per gli ultimi mesi del mandato.
Andrea Romano
Coordinatore provinciale IDV Livorno
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