sabato 13 ottobre 2012

ROMANO A GRASSI: FACCIO IL MIO DOVERE, ATTACCHI VIGLIACCHI E INDECENTI



Dato che per adesso ne' il Sindaco ne' la Conferenza dei Capigruppo hanno pensato di richiamare all'ordine l'assessore Grassi, totalmente inopportuno e fuori controllo rispetto alla separazione dei ruoli dei vari organi ed ai propri doveri costantemente ignorati (La Nazione, 13.10.2012), devo pensare da solo a difendermi e fare chiarezza.
Trovo incredibile che un assessore mi rivolga pubblicamente un appello a violare il Regolamento del Consiglio comunale, il quale prevede all'art. 18 comma 3 l'invito in Commissione "per conoscenza" all'Assessore competente. Se vuole continui a violarlo lui il Regolamento, dato che non si è mai degnato di venire a rispondere alle interrogazioni nei tempi fissati dalla norma.Non capisco perché l'Assessore cerchi di farne una questione di lana caprina, quando afferma chiaramente che, indipendentemente da come viene scritta una convocazione, lui non ha nessuna intenzione di partecipare alle sedute.
Forse c'è una buona dose di vigliaccheria da parte della Giunta, visto che quando a convocare i comitati sono i Presidenti di commissione del PD tutti tacciono (per esempio Tramonti col Borgo di Magrignano, Fiordi con i commercianti di via Grande, ecc.) mentre se lo faccio io qualche faccia di bronzo si scandalizza.
Tra l'altro io permetto a chiunque lo richieda di essere ascoltato in commissione, perciò non c'è nessun fine di propaganda ma solo la volontà di essere corretto e rispettoso del Regolamento.
Grassi ha deciso di sfidare il senso del ridicolo quando afferma che il lavoro delle Commissioni costa denaro pubblico: ai sensi del Regolamento gli esperti convocati e tutti gli altri ospiti intervengono sempre a titolo gratuito, mentre gli Assessori come lui sono pagati oltre 4.000 euro al mese, anche per venire in Commissione (ma non lo fanno).
Poi da che pulpito viene la predica! Grassi, che è stato nominato in decine di C.d.A. pubblici (quasi in ogni campo dello scibile umano: dev'essere un genio da far impallidire Einstein), poi super-dirigente e infine assessore si permette di giudicare i consiglieri comunali che vivono del loro lavoro al di fuori della politica e delle nomine? Ma ci faccia il piacere, c'è un limite anche alla faccia tosta e all'indecenza.
Grassi prenda atto che il ruolo delle Commissioni è anche quello di ascoltare comitati ed esperti e di trattare le interpellanze a cui lui non vuole rispondere: non può fare come gli pare, non è il podestà di Livorno, anche se Cosimi forse glielo lascia credere. Se poi si lamenta perché non discutiamo "atti operativi" è veramente il colmo: negli ultimi mesi quelli presentati da lui, già collezionista di nomine pubbliche e assessore a 4000 euro al mese, si contano sulle dita di una mano...monca.

Andrea Romano - IDV

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