martedì 14 agosto 2012

IDV REPLICA AD ATL: IL CONSORZIO DANNEGGIA LAVORATORI E CITTADINI





Cosa dire delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente di ATL Fontana al Tirreno (11.08.2012)? Semplicemente avvilenti. Il suo entusiasmo per il ruolo "da protagonista" che avrà Livorno nel Consorzio CTT, secondo lui grazie all'elevata tecnologia dei nostri bus (sic) e al nuovo deposito (che ancora non esiste!), fa il paio con quello mostrato dall'assessore Bettini per i finanziamenti regionali alla manutenzione della funicolare di Montenero.
Vogliamo ricordare a Fontana ed ai lettori una serie di cose:
1) in passato ATL ha chiuso i bilanci con un piccolo attivo grazie ai tagli al costo del lavoro (accordo del 2007), non certo per una gestione oculata e neanche perché l'Amministrazione ha creduto e investito nel trasporto pubblico, a partire dai piani del traffico (contrariamente a quanto affermato nel programma elettorale);
2)  la cassa integrazione viene sbandierata da Fontana come un fiore all'occhiello, dimenticando che a fronte della stessa si pagano quasi 30.000 ore di straordinario all'anno;
3) non è vero che ATL "entra" nel CTT, in realtà si sdoppia conferendo beni e servizi al CTT privatizzato e tenendosi, come azienda comunale, la partita dei contenziosi legali, gestiti e finora perduti dall'attuale gruppo dirigente (espressione del socio privato). Neanche è vero che CTT è il soggetto più grande che parteciperà in associazione alla gara regionale: delle 6 province inizialmente previste hanno conferito solo in due (Livorno e Lucca), mentre Pistoia, Massa-Carrara, Pisa e perfino Prato si mantengono alla larga dal Consorzio. Quindi non c'è alcun ruolo "da protagonista" per Livorno nella futura gara regionale;
4) non è vero che il socio maggioritario pubblico controlla e controllerà il privato. Sia in ATL, da molti anni, che nel CTT, attuale e futuro, il socio privato si è assicurato, con una quota minoritaria, il potere decisionale di gestione e la nomina del gruppo dirigente, lasciando al pubblico un ruolo marginale e inefficace;
5) il futuro mega-presidente del CTT Fontana ci spieghi perché i lavoratori dovrebbero rassicurarsi sapendo che non ci saranno licenziamenti ma "solo" esuberi (?), data la ridicola clausola sociale secondo la quale i posti di lavoro saranno mantenuti "per quanto possibile": ricordiamo che l'Amministratore delegato di ATL, Gori, ha parlato di almeno 1.000 posti di lavoro a rischio in Toscana;
6) mentre si chiedono sacrifici ai lavoratori, ATL in questi anni ha perso la gestione dei parcheggi e del settore turistico (oggi gestiti con profitto da altri soggetti), ha sprecato denaro pagando la gestione del CTT, ha perduto cause di lavoro e contro i soci pubblici, ha mantenuto i vertici aziendali con fior di stipendi e così via. Le perdite ci sono solo per colpa dei tagli del Governo? Sarà, ma non tutte le aziende italiane sono nella stessa situazione, chissà perché...

Andrea Romano - Consigliere comunale IDV
Stefano Orsi - Presidente Circolo aziendale IDV "ATL" 

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