domenica 20 maggio 2012

Luca Bogi: Discarica e termovalorizzatore, basta con le false notizie

Luca Bogi

Nell’articolo della Nazione a firma m.b. si riporta il seguente testo virgolettato, dichiarato dall'Assessore M. Grassi del Comune di Livorno:
«In tutti paesi del Mondo e anche in Europa — conclude Grassi — l’indirizzo è che fatta la differenziazione al massimo livello possibile — 65% — il resto non va butatto in discarica ma va termovalorizzato. Questo dà efficienza energetica, recupero di calore e minore impatto ambientale. Pertanto le cose che dicono gli amici grillini non stanno né in cielo né in terra».
Poiché è virgolettato e non è stato smentito si rimane di stucco all'affermazione : “Fatta la differenziazione al massimo livello possibile il 65%”. Cosa significa che oltre non si può andare? Questa approssimazione in un tema tanto importante per i cittadini dal punto di vista economico e ambientale, NON è ammessa. E’ frutto di ignoranza oppure è una affermazione sbagliata che sottende la volontà di portare il ragionamento sulla scelta obbligata verso l’incenerimento dei rifiuti anche attraverso premesse false?
Il massimo livello possibile ed auspicabile di raccolta differenziata è del 100%, poi vediamo quanto è realizzabile e con quali mezzi e tecnologie.
Propongo ai cittadini di fare questo:
pesate i rifiuti che producete una volta che avete provveduto a separarli dividendo tra organico, plastiche e lattine, carta e indifferenziato. Annotate giorno del conferimento ai cassonetti e pesi delle varie tipologie di rifiuto. A fine mese fate la somma dei rifiuti prodotti e poi dividete il peso totale dell’organico per il peso totale dei rifiuti prodotti; ottenete così la percentuale dell’organico sul totale del rifiuto.
Queste le mie performance (pesi espressi in Kg) per il mese di Gennaio preso come esempio.

Mese
Organico
Plastiche vetro e lattine
Carta
Indifferenziato
Totale
Gennaio
20
9
4
7
40
Gennaio %
50 %
22,5%
10%
17,5%
100%

Senza nessuna fatica ho raggiunto una percentuale di oltre l’80% di raccolta differenziata.
Se lo facesse anche l’assessore si renderebbe conto della sciocchezza che dice e forse potrebbe informarsi meglio e capire il perché la percentuale della raccolta differenziata in città è di circa il 40% per il 2011. Sono i cittadini che non differenziano? Quale quartieri e/o Circoscrizioni e/o vie hanno le performance peggiori? Conferiscono nei cassonetti dei RSU anche aziende o attività produttive ? Differenziano o buttano tutto nel cassonetto grigio dell’indifferenziato? Quali strumenti ha messo in atto per capire il motivo di questo 40%?
Nei comuni che hanno applicato il porta a porta o il domiciliare, la percentuale è schizzata al 75%, confermando che anche io sono un virtuoso normale.

Il problema vero è che dobbiamo completare la filiera del recupero o riciclo: NON basta differenziare, dobbiamo poi recuperare o riciclare il materiale differenziato e possibilmente tramite una filiera corta per dare occupazione a questo nostro territorio.

La parte economica che nessuno vi vuol dire.
La terza linea dell’inceneritore al Picchianti NON è bancabile. Cosa significa?
Che le banche non finanziano l’investimento (70-80 M€) per la costruzione della terza linea (che sommata alle precedenti raddoppierebbe la capacità di termodistruzione portandola dalle attuali 60.000 Tons alle future 120.000 Ton all’anno) perché NON è garantito il conferimento all’impianto di incenerimento del dovuto quantitativo di rifiuti (120.000 Tons/anno). Cioè le banche dicono (anzi dice la ditta di consulenza che hanno scelto e pagata dal committente - leggasi AAPMS - centinaia di migliaia di € ), che NON essendo garantito il rifiuto in ingresso, NON è garantito il guadagno per il suo incenerimento e quindi NON rientro nell’investimento. Risultato: NON finanzio!
Ad oggi qual è la situazione? Quali quantitativi e quali costi? Come funziona oggi il ciclo dei rifiuti nella nostra città?
Alla prossima puntata

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