sabato 26 maggio 2012

IDV ATTACCA ROSI: SE NE VADA SUBITO, PER CARITA'

Già a febbraio l'IDV si augurava che, con l'avvento di Rosi, l'AAMPS non diventasse come la FIAT di Marchionne, prendendosela esclusivamente con i lavoratori (già spremuti) senza intaccare il gruppo dirigente ed i propri privilegi. Oggi sembra proprio che fummo purtroppo profetici, perché dalla lettera aperta inviata dalla UIL a Rosi emerge chiaramente una situazione che, se confermata, sarebbe intollerabile e dovrebbe provocare immediatamente da parte del Sindaco la revoca dell'incarico all'Amministratore dell'azienda.
Non ci risultano infatti minimamente messi in discussione gli incarichi del gruppo dirigente di AAMPS, confermato da Rosi nonostante il disastro attuale sia in gran parte imputabile alle loro scelte, inoltre i sacrifici richiesti ad operai e impiegati, che con grande senso di responsabilità si sono pure messi a disposizione, non sono in proporzione paragonabili alle riduzioni chieste ai dirigenti: perché non vengono azzerati i vertici aziendali, o almeno il loro salario accessorio? Perché mai dovrebbero essere "premiati", anche se in misura ridotta?
Ci chiediamo anche se i soldi impiegati per retribuire Rosi (pari ad oltre la metà del gettito previsto per la tassa di soggiorno!) servano a qualcosa, dato che finora l'unico risultato è stato ottenere una dilazione dei pagamenti ai creditori: non c'è bisogno di premi nobel dell'economia o super-tecnici per pensate di questo genere.
In più, la denuncia della UIL è gravissima: se davvero Rosi ha minacciato di licenziamento un sindacalista durante una riunione di confronto paritario, merita di essere immediatamente allontanato da Livorno: questa Città non può tollerare certi comportamenti nei confronti dei lavoratori, se lo ricordi il Sindaco che lo ha nominato e che può anche revocarlo!

Andrea Romano - IDV Livorno



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