Qual è uno dei temi attualmente al centro dell’attenzione nazionale? Lo sviluppo. E allora anch’io voglio parlare di questo argomento, del quale per la verità non mi intendo in termini accademici, anche se, come tutti, mi tocca da vicino, visto che quotidianamente mangio, bevo, compro. L’economia reale. Stamani sono andata al cosiddetto mercato a km 0. Una realtà poco conosciuta, che esiste in molte città italiane e tra queste anche a Livorno.Un mercato nel quale gli stessi produttori, i contadini, per intenderci, di aziende della campagna livornese e pisana, vendono direttamente i loro prodotti. Sono prodotti buonissimi, genuini e a buon prezzo E, cosa non da poco, puoi parlare con gli stessi produttori ottenendo il duplice obiettivo di stabilire dei rapporti diretti ed umani e di documentarti per capire che cosa mangerai. Insomma, stamani, in uno di questi colloqui (che vi consiglio di sperimentare e rispetto ai quali l’unica condizione è di avere un bel po’ di tempo a disposizione perché questi, spesso simpatici, signori hanno il gusto della chiacchiera tra amici e non si preoccupano se intanto si è formata un po’ di fila…vivaddio!), insomma se la mattinata è quella giusta e vi potete permettere di dedicare un po’ di tempo alla qualità, non solo di ciò che mangiate, ma anche della vita in sé, ebbene scoprirete che queste persone stanno facendo i salti mortali per far quadrare il bilancio e che quei pochi giovani che hanno fatto investimenti in aziende agricole sono sull’orlo di chiudere perché i guadagni non sono sufficienti. Scoprirete che la sleale concorrenza, nonché i maneggi di coloro che dicono di creare prodotti italiani ed invece importano materia prima dall’estero a costi bassissimi fanno sì che la nostra bella ed abbondante terra, che potrebbe creare salute e benessere, venga pian piano sempre più abbandonata. Che fare? Al nostro buon senso (ma naturalmente è solo buon senso….) la soluzione sembra a portata di mano:focalizzare sull’ economia dal basso, un’economia cioè che faccia leva sulla reale vocazione di un territorio ( che ne dite della pesca, in una penisola lunga e stretta come la nostra?), sostenendo i prodotti di eccellenza. Solo così, nella riqualificazione di ciò che ci rende unici , che rende unico un paese che sarebbe baciato dalla Fortuna, ricco di possibilità infinite e che una classe dirigente insipiente e corrotta ha depauperato senza vergogna, Italia dei valori si deve impegnare, ponendosi in una prospettiva nuova ed antica insieme, nel recupero di una dignità che, lo sappiamo, passa anche attraverso un serio progetto economico e una prospettiva di sviluppo rispettosa della specificità, peraltro multiforme, del nostro Paese.
Maila Nosiglia
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