sabato 6 agosto 2011

Punto di svolta sui servizi pubblici locali

Cristiano Toncelli
I percorsi in atto nei settori del trasporto pubblico, con la convenzione proposta dalla regione per la creazione dell'ambito unico regionale, e in quello dei rifiuti, dove si punta alla realizzazione di gare uniche nei tre ambiti territoriali ottimali, sono azioni che vengono a contrastare l'arretratezza della Toscana nel settore dei Servizi Pubblici Locali. In molte regioni sono state da tempo create delle multiutility, controllate da soggetti pubblici ed aperte in borsa ad un capitale diffuso, che erogano servizi su grandi aree di territorio. Se ad esempio l'emiliana Hera effettua il servizio di igiene urbana in ben 182 comuni, in Toscana ci sono società che operano in singole municipalità. Anche se alcune nostre realtà sono senza dubbio valide, questa frammentazione ha prodotto un fiorire di politiche aziendali incoerenti costruite sugli asset di volta in volta posseduti. Caso esemplare è quello dei rifiuti, dove ci sono realtà territoriali che centrano la loro politica ambientale sulle discariche, altre sui termovalorizzatori, altre sul compostaggio... senza che da tutto questo riesca ad emergere una strategia regionale decisa e definita, ovviamente rivolta al raggiungimento di elevati standard ambientali. E' il momento di cambiare passo. Le aggregazioni rispondono ad un esigenza pressante legata alla riduzione delle risorse pubbliche disponibili (vedi il trasporto pubblico), all'esigenza di ottenere economie di scala sufficienti a fare i rilevanti investimenti che sono richiesti, al raggiungimento di elevati standard di efficienza uniformando i costi a parità di servizio svolto e, non ultimo, a non disperdere il capitale costituito dalle nostre società facendole acquisire, una dopo l'altra, da soggetti esterni. Non sono poche, infatti, le aziende che si trovano in difficoltà di bilancio con le amministrazioni locali non più in grado di ripianare i deficit. Si agisca con decisione, quindi, e si superino i provincialismi per costruire un obiettivo comune. 


Cristiano Toncelli


3 commenti:

  1. In realtà la posizione ufficiale del partito è quella espressa dal Coordinamento provinciale di IDV Livorno: sui servizi pubblici locali dobbiamo cercare soluzioni nel rispetto dell'esito referendario.
    Toncelli lo sa bene, perchè era presente ed è stato l'unico a non aver votato a favore.
    Perciò noi continueremo a chiedere che su acqua, rifiuti e trasporto pubblico si privilegi la gestione pubblica (non il "controllo", caro mio), il legame col territorio, la partecipazione dei cittadini-utenti, la salvaguardia dei servizi e dei posti di lavoro.
    Noi non scopiazziamo malamente la linea del PD-PDL e di Confindustria, noi siamo l'IDV.

    andrea romano

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  2. E l'IDV ha infatti detto questo:
    http://www.toscana.italiadeivalori.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2973:servizi-pubblici-gestione-efficiente-senza-smarrire-lutilita-pubblica&catid=407:idv-toscana

    Evidentemente il gruppo che si chiama "IDV Livorno", non fa parte di "IDV Toscana", e forse neppure di "IDV"...

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  3. caro Anonimo, evidentemente non sai leggere...
    :-) la posizione di Toncelli è legittima ma isolata

    andrea romano

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