Spigolature di vita quotidiana

Maila Nosiglia

I fatti: un amico mi regala un bell’orologio da tavolo, con la premessa che probabilmente dovrà essere messo in condizione di ripartire poiché son diversi anni che è fermo.

Porto l’oggetto dall’orologiaio il quale mi dice che dovrà aprilo, dopodiché mi farà un preventivo di spesa.

Dopo diversi giorni, non avendo notizie, torno al laboratorio e il tecnico mi dice che entro la serata, da Firenze, dovrebbero dirgli se c’è il pezzo di ricambio e quindi, con un sms sul mio cellulare, mi farà avere il preventivo.

Non avendo ricevuto niente, la mattina successiva mi ripresento e l‘orologiaio mi dice che l’orologio è pronto e che la spesa è di 30 euro. Indispettita, faccio presente che avrei dovuto avere un preventivo da accettare ma l’uomo, molto calmo per la verità, ribatte che se voglio mi toglie di nuovo il pezzo e mi riconsegna l’orologio come era prima, però, per fare questo ha bisogno di tempo e quindi devo tornare il giorno successivo. Accetto.

La mattina dopo mi ripresento e l’orologio mi viene riconsegnato ma mentre sto per uscire mi viene un’idea; rientro e chiedo” Mi scusi, tanto per saperlo, qual era il pezzo che doveva essere sostituito?”. “ No, no non si preoccupi, ce l’ho lasciato.. “ Vuol dire che l’orologio è funzionante?”.

“Sì, sì….è funzionante”.

Le riflessioni: è malvagio pensare che quel pezzo da cambiare non sia mai esistito?Questa è la sensazione netta che io ho avuto. E se così fosse… tutto ciò non è rappresentativo di una società malata? E’ il modello che ci induce a ciò? E’ la convinzione che la felicità sia data dai soldi? E’ la rinuncia a credere nella possibilità di una vita giusta?

Il macrocosmo si riflette nel piccolo, e viceversa. E’ importante cercare di cambiare questa società con la lotta politica, ma è altrettanto importante cominciare a cambiare noi, nel nostro quotidiano, imponendo modelli diversi, fondati sui Valori. Questa , anche, è grande politica.