sabato 23 luglio 2011

BETTINI E' STATO SILURATO DA TUTTI

Andrea Romano
E così l'assessore Bettini, silurato dal PD sulla delibera per la riforma del
trasporto pubblico, non ha trovato di meglio da fare che dare la colpa all'IDV,
fra l'altro con argomentazioni scorrette che ha già proposto in Consiglio e che
sono state subito smentite.
L'Italia dei Valori ha posto delle domande alle quali nessuno ha voluto
rispondere, perciò è necessario farle conoscere ai lettori del Tirreno, a cui
Bettini si appella per l'ordalia anti-IDV:
1) se la convenzione regionale sul trasporto pubblico è - come dice Bettini -
"una grande opportunità di rilancio" per il territorio, perchè la Regione
ricatta i Comuni minacciando il taglio del 20% dei contributi per chi non
aderisce?
2) se lo scopo della Regione è quello di risparmiare sulle spese politiche,
perchè nella convenzione invece di esserci scritto dell'abolizione dei tanti
consigli e presidenti c'è invece scritto che si creano nuovi consigli,
conferenze e uffici, indicando anche la copertura finanziaria?
3) se è vero che si vuole mantenere un ruolo per i Comuni, perchè nella
convenzione c'è scritto che questi formulano solamente proposte non
vincolanti?
4) se vogliamo rispettare il referendum contro la privatizzazione dei servizi
pubblici locali, perchè non si mette per scritto che si lavora per un gestore
aziendale rigorosamente in mano pubblica, anche nei poteri effettivi di
"governance"?
5) se invece viene affermato che l'ingresso dei privati è comunque necessario
per mancanza di risorse, perchè non si mette per scritto quanti soldi deve
mettere il privato nel settore, dove li vuole prendere (tariffe? banche?) e
cosa vuole in cambio del suo presunto impegno finanziario?
6) dove sono le garanzie scritte per la tutela dei lavoratori e dei servizi ai
cittadini?
Inutile ricordare cosa è successo prima del referendum, caro Bettini: dopo la
consultazione l'IDV regionale ha chiesto un rinvio per ridiscutere tutta la
vicenda. Noi non tradiremo il referendum, sia chiaro. Per questo non abbiamo
votato la convenzione dei misteri e ce ne siamo andati per protesta.
Piuttosto pensiamo al perchè non è passata l'immediata esecutività della
delibera: al voto non mancava solo IDV, per i motivi sopraelencati. Dopo una
furibonda lite in Consiglio fra Giannini (SEL) e l'assessore Picchi sulla
cessione di ATL al Consorzio toscano, ben 5 consiglieri del PD non erano
presenti al voto, oltre a Lorenzo Cosimi di Rifondazione, che ha abbandonato
l'aula quando il suo capogruppo ha annunciato il voto favorevole...

Andrea Romano - Italia dei Valori

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