giovedì 1 maggio 2014

TARIFFE ACQUA: BASTA AUMENTI, L'ASA VA RIPUBBLICIZZATA


Dopo l'ultimo aumento delle bollette dell'acqua deciso dai sindaci toscani e riportato da La Nazione, deciso per evitare un aumento ancora più pesante chiesto dalle aziende, diventa ancora più urgente far partire il processo di ripubblicizzazione dell'ASA, che dopo la consegna della gestione al socio "privato" (una indebitatissima società quotata in borsa ma dove i comuni del Nord e le banche hanno un peso determinante) ha conosciuto una interminabile stagione di impennate tariffarie.
Dopo il referendum, l'Italia dei Valori ha promosso la modifica dello Statuto del comune, riuscendo a far approvare due anni fa l'introduzione del principio di gestione pubblica dell'acqua, dopodiché ha fatto approvare dal Consiglio comunale anche un documento di indirizzo per la ripubblicizzazione, ipotizzando una fusione con Gaia s.p.a., azienda idrica della Toscana settentrionale.
Ma se c'è la volontà politica, le soluzioni possono essere anche diverse, come ri-acquistare le azioni del privato con il ricavato della gara sulle reti del gas, oppure rinunciare ai crediti per i canoni di concessione dell'acquedotto non pagati in cambio delle azioni, o altro ancora.
La prima cosa da fare è l'apertura del tavolo partecipativo tra sindaci, forum dell'acqua pubblica e parti sociali, come hanno già fatto Torino, Napoli, Reggio Emilia, Vicenza e molti altri comuni, per progettare insieme il percorso migliore per avere una società pubblica, efficiente e trasparente.

Andrea Romano - Consigliere comunale IDV Livorno

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