Ci fa piacere aver innescato una gara al risparmio delle risorse pubbliche a cui partecipa anche Gennaro Ceruso della Lega (sulle pagine della Nazione), che bollando la nostra proposta di unificazione delle ASL di Livorno e Pisa come "limitata" si lancia verso l'obiettivo di creare un'unica azienda sanitaria per tutta la Toscana.
Il rimprovero verso la sinistra toscana ed il governatore Rossi sul poltronificio della casta, ci sembra però un po' demagogico, provenendo da un rappresentante di quel centrodestra che nelle regioni in cui governa ha dimostrato di gestire non un poltronificio artigianale, ma una vera e propria fabbrica industriale di poltrone: infatti, se la sanità toscana conta 12 ASL, in Lombardia si arriva a 15 e nel Veneto si tocca il record di ben 24 aziende sanitarie, con relativi direttori e dirigenti.
Per migliorare la sanità livornese non c'è bisogno di proclamare l'abolizione delle ASL in tutta la galassia o cose del genere, ma più realisticamente promuovere l'unificazione con Pisa, in modo da ridurre certamente le poltrone inutili, eliminare i costi delle "fughe" (decine di milioni di euro ogni anno) e soprattutto creare un solo bacino di utenza e così un'azienda ospedaliero-universitaria policentrica, che non concentri eccellenze e servizi solo a Cisanello ma li distribuisca equamente anche laddove risiede il numero maggiore di abitanti.
Altrimenti resteremo ben presto con un poliambulatorio e poco più, mentre Pisa risucchierà tutti gli altri servizi, rendendo inutile e capzioso perfino il dibattito sull'ospedale vecchio e nuovo.
Andrea Romano
Coordinatore provinciale IDV Livorno
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