venerdì 5 ottobre 2012

PIANO RIFIUTI, IDV: UNA MACCHINA DA SOLDI PER I PRIVATI LEGATI AI PARTITI



Finalmente qualche assessore comincia a mettere le carte in tavola, annunciando l'avvento del nuovo piano dei rifiuti di area vasta: a quanto pare l'intenzione resta quella di affibbiare a Livorno il famigerato mega-cancrovalorizzatore.
Ma c'è una novità, ulteriormente peggiorativa, dato che se la "bozza" di piano era già di per sè illegittima (non considerando le percentuali minime di raccolta differenziata previste dalla normativa), adesso si scopre anche che vogliono smaltire rifiuti industriali con un piano per gli urbani (che risponde ad altre leggi e regole) e che è previsto l'incenerimento dei rifiuti "tal quale", cioè senza trattamenti preventivi: sarebbe solo una macchina da soldi, ad uso e consumo dei privati che si aggiudicheranno la gara per la vendita delle quote dell'azienda Retiambiente. Tra l'altro, spesso non sono mai del tutto "privati" avendo legami d'acciaio con i partiti.
Il goloso montepremi della gara ammonterà a circa sei miliardi di euro (!!), pari a 260 milioni all'anno di ricavi per 25 anni, che verranno fatti pagare ai cittadini con le bollette TIA, per questo nessuno si prende il disturbo di assicurare un processo decisionale trasparente e democratico, discutendone con la popolazione o almeno con i consigli comunali: i sindaci si rintanano nell'assemblea dell'ATO e sembra che parlino solo con le aziende, per presentare poi il fatto compiuto.
Noi dell'IDV insieme a SEL e FDS abbiamo chiesto nelle province di Livorno, Pisa, Lucca e Massa-Carrara un piano di tutt'altra impronta, basato sulla differenziata ed il riciclo, per tutelare la salute dei cittadini anziché gli interessi dei trafficanti di monnezza e delle banche. Una strategia diversa, per creare posti di lavoro attraverso una filiera di nuove imprese, anziché pagare mega-impianti velenosi con gli aumenti delle bollette.
E' il caso di ricordare che il PD non governa da solo, in Regione e sul territorio, ma lo fa con queste forze che si sono già ufficialmente espresse contro il mega-cancrovalorizzatore di Livorno e contro gli appetiti dei privati. Lo stesso PD non è monolitico su questo tema, potendo contare su molti amministratori che hanno scelto una gestione virtuosa.
Gli assessori ci risparmino gli esempi dall'estero, perché in Francia, per esempio, oltre agli inceneritori ci sono anche le centrali nucleari: tutte cose che dobbiamo rapidamente abbandonare, perché come disse proprio il direttore dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro di Lione a proposito degli inceneritori, "difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio".

Segreteria IDV Livorno

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