martedì 12 giugno 2012

NO AI SEMAFORI SUL VIALE BOCCACCIO, CHI L'HA DECISO?

L'IDV ha una posizione fortemente critica riguardo ai recenti lavori di viabilità per l'installazione dei semafori sul viale Boccaccio.
Per l'ennesima volta assistiamo alla realizzazione di lavori pubblici decisi con la totale mancanza di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini, in questo caso i residenti nel quartiere Fabbricotti.
Questo deficit democratico si aggiunge al fatto che un tale notevole cambiamento non è stato preceduto da un adeguato periodo di sperimentazione da parte dei tecnici preposti  per verificare l'efficacia del progetto.
Molti residenti dei viali Mameli-Fabbricotti-Boccaccio stanno rappresentando al nostro partito che le modifiche messe in atto comporteranno un aumento di smog e difficoltà per la legittima fruizione dei passi carrabili dei condomini, registrando su questo l'indifferenza dell'Amministrazione Comunale.
Appare molto strano il fatto che per le modifiche della viabilità in Via Grande gli assessori siano venuti numerose volte in Commissione, con tanto di progettisti, scartoffie e proiettore al seguito, prima di decidere e deliberare, ascoltando prima i consiglieri comunali e perfino i tanto temuti comitati di quartiere, mentre invece per rivoluzionare la viabilità del quartiere Fabbricotti non è stato fatto nessun percorso di confronto con i consiglieri e i cittadini. Perché?
Notiamo anche la schizofrenia con cui si procede a metter mano alla viabilità, con corsie preferenziali lunghe pochi metri (da un semaforo all'altro!), piste ciclabili a spezzatino, scelte a favore delle rotatorie nei giorni pari e a favore dei semafori nei giorni dispari.
La sensazione che molti hanno è che si proceda sempre e solo per accaparrarsi i famigerati finanziamenti europei o ministeriali, per creare progetti e appalti volti a tenere impegnati dirigenti, consulenti e appaltatori, senza un disegno armonico e complessivo della circolazione urbana.
Per quello si rinvia tutto al fantasmagorico nuovo piano strutturale, che vedrà la luce tra un paio di lustri e verrà realizzato dopo un altro decennio, se va bene, dopo altri milioni di euro di consulenze e spese varie.
Certo, il nostro sarà di sicuro populismo demagogico e disfattista, ma come potrebbero darci torto? Noi restiamo legati alle proposte contenute nel programma elettorale presentato dal Sindaco, ben diverse e rimaste chiuse in un cassetto, mentre qualcuno continua a giocare all'apprendista stregone a spese dei quartieri della Città.

Andrea Romano - Capogruppo IDV Livorno





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