BIDONI, IDV: GRASSI FACCIA L'ASSESSORE, NON IL PRIMO CHE PASSA

Non possiamo proprio più sopportare la situazione venutasi a creare sul mancato recupero dei bidoni tossici nel mare livornese: siamo arrivati alle dichiarazioni di inutilità del proprio ruolo e del proprio assessorato da parte di Grassi e della Giunta comunale. Invece di fornirci delle risposte, Grassi continua a porsi domande, come se fosse il primo che passa per strada. Ci prende in giro?

A che serve l'assessorato all'ambiente a Livorno? Perché non li invitano alle riunioni, poi li invitano dopo settimane di anticamera e alla fine sembra riescano lo stesso a sapere le cose solo leggendole sui giornali? Che dire poi del ministro Clini, dell'assessore regionale Bramerini, della Capitaneria di porto? Sembra che Livorno sia abbandonata a se stessa, dopo le solite pompose dichiarazioni e le parate ufficiali, alla fine pare abbiano affidato sia le analisi che le operazioni di recupero (subito fermate) ai responsabili dell'incidente, che in teoria potrebbero avere l'interesse a minimizzare i danni per pagarne il meno possibile le conseguenze.

Sembra evidente che nessuno, pubblico o privato, voglia spenderci un euro, le scuse non servono a niente. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: il niente sotto vuoto spinto, mentre i bidoni si aprono o si perdono. Grassi la smetta di farsi domande e si muova insieme agli altri enti per sbloccare subito la situazione, altrimenti prenda atto della propria auto-dichiarata inutilità come figura istituzionale e si comporti di conseguenza.

Andrea Romano - Capogruppo IDV Livorno