Questi appena passati sono stati giorni di banchetti per la raccolta delle firme, giorni importanti anche perché, come succede, è stata l’occasione per entrare in contatto con tante persone, per parlare, per scambiare opinioni.
La gente ci cercava, voleva firmare a tutti i costi e spesso molti ci erano chiaramente grati di essere lì a dare il nostro tempo per alimentare le loro ultime speranze. Alcuni hanno voglia di parlare, altri meno, ma in tutti senti una rabbia che concentrano in quella firma: “se vuoi te ne metto venti, di firme”…..
I livornesi sono persone spesso ironiche e non manca la battuta, anche sferzante, irriverente, verso quell’odiato simbolo di un mondo che non piace, che li umilia, che li degrada e di una classe politica padrona e parassita.
E’ questo che soprattutto emerge e da cui noi “banchettari” siamo a malapena tenuti fuori: la rabbia verso coloro che fanno politica di mestiere, per convenienza, sfruttatori arroganti e impuniti, che anche nei loro gradi più bassi si muovono in mezzo a privilegi e consistenti stipendi. “Tutti a casa devono andare…”, è l’espressione più ricorrente. C’è il rancore, se non l’odio.
E allora…noi che facciamo politica attivamente, noi che sappiamo della nostra buona fede, dobbiamo far finta di nulla? Faccio una proposta concreta: non aspettiamo leggi che vengano dall’alto e che, in difesa di interessi personali, chissà se verranno. Creiamo un fondo di solidarietà per i livornesi e per Livorno. Facciamoci confluire una parte degli stipendi di tutti coloro che , eletti o nominati, occupano poltrone o poltroncine ed utilizziamo questi denari, anche solo simbolicamente, per soccorrere quei nostri concittadini, scandalosamente costretti a sopravvivere al limite della dignità.
Cominciamo da noi. Da noi dell’ Italia dei Valori.
Forza, chi mette la prima pietra?

L'UDv.........è finito,sparito.....dove ti rifugerai?
RispondiEliminala prima pietra tombale...ahahahahahahah
RispondiEliminaFacci sapere la tua ennesima stolta scelta politica.
RispondiEliminaLa gente ci cercava, voleva firmare a tutti i costi e spesso molti ci erano chiaramente grati di essere lì a dare il nostro tempo per alimentare le loro ultime speranze. Alcuni hanno voglia di parlare, altri meno, ma in tutti senti una rabbia che concentrano in quella firma: “se vuoi te ne metto venti, di firme”…..
RispondiEliminaAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!