venerdì 8 luglio 2011

NON POSSIAMO TRADIRE IL REFERENDUM!

Andrea Romano
Ti pareva che in Italia non tentassero per l'ennesima volta di calpestare la volontà popolare espressa con il referendum? Prima hanno trasformato il Ministero dell'Agricoltura (abrogato dai cittadini) in Ministero "delle Politiche Agricole", poi hanno cambiato nome al finanziamento pubblico ai partiti (cancellato col referendum) mutandolo in "rimborso elettorale", adesso provano ad infischiarsene del NO detto ad alta voce dagli italiani alla privatizzazione dei servizi pubblici locali, escogitando manovre per "liberalizzare" i settori e "aggregare" le aziende. In questo la Toscana rischia di essere esempio negativo, come lo fu quando per prima privatizzò la gestione dell'acqua: politici e manager si affrettano per andare avanti con la gara unica per il trasporto pubblico locale, per gestire i rifiuti in maniera "efficiente e industriale" (ovvero con inceneritori costruiti da privati) e per creare un'azienda regionale per la gestione dell'acqua. Tutto ovviamente per far contenti gli speculatori privati e le banche, ampiamente infiltrati nelle aziende dei servizi pubblici. Allora il referendum è stata l'ennesima presa in giro? Non raccontiamoci che il privato serve perchè - novello Babbo Natale - porta capitali e investimenti: i cittadini hanno dimostrato che a questa favola ormai non credono più. Torniamo ad aziende totalmente pubbliche e vicine al territorio, gestite insieme dai Comuni, con poche regole per garantirne l'efficienza e tagliare gli sprechi.

Andrea Romano - Italia dei Valori

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