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| Andrea Romano |
Da giorni leggo con stupore che l'ex-Presidente della Port Authority Roberto Piccini starebbe valutando l'ipotesi di rinunciare ad un nuovo ricorso, magari perchè tentato da promesse di collocazioni "alternative" alla sua riconferma ai vertici dello scalo labronico. Sarebbe veramente il colmo, dopo una battaglia di mesi e mesi rafforzata da un primo successo al TAR, se tutto finisse a tarallucci e vino...e "scurdammoce 'o passato". L'Italia dei Valori non accetta compromessi al ribasso, per questo chiede a Piccini e Cosimi di andare avanti nella richiesta rivolta alla magistratura per una procedura corretta di nomina, che veda gli Enti Locali protagonisti della scelta e non meri esecutori di accordi sull'asse Roma-Firenze. Inoltre, non vogliamo che la seconda terna contenga il nome del Commissario Gallanti, perchè questa ipotesi avrebbe il potere di rendere ancor più bizzarra tutta la vicenda: gli altri due candidati, che di fronte al Commissario scelto da Matteoli non avrebbero nessuna possibilità, farebbero solo la figura dei manichini di cartapesta. Gli Enti scelgano tre bravi manager con capacità innovative e che garantiscano l'applicazione delle strategie condivise tra comunità del Porto e autorità territoriali, certi del fatto che di fronte alla Legge, che assegna ai poteri locali la scelta dei nomi, non c'è prepotenza ministeriale (nè "inciucismo" regionale) che tenga.
Andrea Romano
consigliere comunale Livorno
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