sabato 19 febbraio 2011

Futuro traposto pubblico locale

Il 15 di febbraio 2011, con la firma posta sul documento, nasce l'intesa per la costituzione di un soggetto unitario del TPL toscano che si pone l'obbiettivo di vincere la gara regionale del 2012. Il documento è stato sottoscritto da ATAF - AUTOLINEE TOSCANE- CTT - TIEMME - SITA - ovvero le cinque più importanti realtà toscane, che gestiscono il 95% del servizio di tutta la regione. Le aziende si impegnano a partecipare insieme alla gara con forme di collaborazione che verranno definite in base al bando. L'intesa è aperta anche alle piccole imprese, una ventina, che attualmente svolgono servizi in territori disagiati e periferici. Questi sono i numeri dell'intesa:
aziende di trasporto             12   
valore produzione annua      450 milioni di euro
passeggeri trasportati          250 milioni  
chilometri percorsi anno       124 milioni
passeggeri ogni giorno         600.000
chilometri al giorno                 350.000
ADDETTI                                  6100
autobus                                     2950
Questo è un progetto che la Regione Toscana ha inserito nella finanziaria 2011 e definito con una legge, la n.65 del 29 dicembre 2010. In esecuzione a questa legge nei prossimi mesi saranno definite dagli enti competenti le modalità di gara, con la costituzione dell'Ufficio unico regionale, la definizione del bando e dei costi standard e le caratteristiche della rete di erogazione dei servizi. Da considerare che la gara avverrà in condizione di risorse pubbliche ridotte rispetto al 2010, perchè i tagli del 2012, saranno ancora più consistenti di quelli del 2011, cioè di quelli di oggi. Obbligando con ciò ad una ulteriore riduzione dei servizi. A questo protocollo di intenti, che si dilunga con altri punti molto tecnici, fanno seguito una serie di richieste vincolanti a tutte le imprese toscane, perchè nella ottica di forti riduzioni dei finanziamenti,come ricordato, ottimizzino al meglio le potenzialità di ciascuna azienda, fra cui la lotta alla evasione, che per quanto riguarda ATL è già in atto dando buoni risultati (nel 2009 ricupero del 8%) e interessando i sindacati per attivare forme congiunte  di esodo volontario per chi abbia maturato i requisiti pensionistici. Oltre a far corrispondere ai tagli dei trasferimenti, i tagli del servizio devono essere fatti in modo da mantenere l'equilibrio economico e finanziario. Ed infine  ecco la chicca:  Concorrere a migliorare la qualità del servizio attraverso il recupero dei chilometri, cioè la velocità commerciale, per ridurre costi e acquisire così maggiore utenza a benficio dei bilanci!!! Quindi in conclusione, se vogliamo pesare di meno sulla collettività, bisogna mettere mano al piano del traffico, che comprende corsie preferenziali protette e zone a traffico limitato, proprio come prevede il programma IDV. ciao a tutti.



G.Carlo Spinelli
consigliere CdA ATL

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