giovedì 17 febbraio 2011

ACQUA PRIVATIZZATA: LIVORNO FACCIA COME BERLINO

La proposta di modifica allo Statuto del Comune di Livorno relativa alla ri-pubblicizzazione della gestione dell'acqua, presentata dall'Italia dei Valori, sta per arrivare in Consiglio Comunale.

La strada per l'approvazione è spianata, perchè si basa sulla mozione votata a suo tempo da tutto il centro-sinistra e sul parere favorevole già espresso dalla Commissione Affari Istituzionali. 

Dobbiamo lanciare un segnale importante in vista del referendum contro la privatizzazione dell'acqua, referendum che a Berlino, in Germania, si è già celebrato ed ha visto la vittoria dei "Sì" all'acqua pubblica con una percentuale del 98% dei votanti.

Berlino è molto simile a Livorno, perchè anche laggiù hanno introdotto la privatizzazione con un'azienda mista pubblico-privata: in pochi anni le tariffe sono aumentate del 35%. Da qui la retromarcia dei saggi cittadini berlinesi, che non si bevono più la favola della gestione privata "più efficiente e meno costosa e sprecona".

Laddove si è privatizzato del tutto, come vorrebbe il governo Berlusconi, è andata ancora peggio, perciò conviene far tesoro dello studio presentato dalle Università di Verona e Pisa in cui si chiarisce che le gestioni pubbliche dell'acqua, con tutti i loro innegabili (ma risolvibili) difetti, garantiscono comunque un servizio più efficiente, maggiori investimenti e tariffe più basse.

E' ora che anche Livorno e la Toscana abbandonino i progetti propagandistici delle lobbies private dell'acqua (fondate sul patto spartitorio tra grandi Comuni del Nord, quello di Roma, banche e multi-nazionali francesi) per procedere invece alla ri-pubblicizzazione dell'acqua, bloccando in attesa del referendum qualsiasi provvedimento che possa andare in senso contrario.


Andrea Romano - Italia dei Valori




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