Non mi hanno sorpreso le dichiarazioni preoccupate del mio amico Alessandro Baldi del PD, il quale inorridisce di fronte alla mia proposta di affidare a Lamberto Giannini un assessorato unico a cultura, scuola e giovani. Meglio sarebbe, secondo lui, attendere il risultato elettorale, sapere chi ha vinto e misurare il peso dei vari partiti e delle liste, magari per spartirsi come al solito poltrone e strapuntini, escludendo ovviamente chi non fa parte della coalizione vincente, anche se onesto, dinamico e competente.Tutte cose che invece io mi sono riproposto di non fare. I cittadini, giustamente, ne hanno abbastanza delle vecchie liturgie lottizzatorie e vorrebbero premiare il merito, a prescindere dalle appartenenze partitiche o di corrente. Perciò credo sia giusto che ogni candidato comunichi prima delle votazioni non solo il programma ma anche chi sono le persone a cui si rivolgerebbe per formare una squadra. Massima trasparenza.
E' inutile che Baldi si concentri sui numeri per capire quale possa essere il mio consenso: evidentemente se i segretari del suo partito mi hanno cercato per propormi un'alleanza avranno fatto i loro conti, forse diversi da quelli dei sondaggi commissionati ad acta. Inoltre si annunciano sorprese, dato che in questi giorni sto ricevendo numerosi e inaspettati consensi da iscritti e attivisti del PD come Baldi, che probabilmente però non sono legati quanto lui ai vecchi schemi e chiedono un cambiamento vero fin dalle elezioni primarie.
Andrea Romano - Candidato alle primarie per "Livorno cambia" e Italia dei Valori
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