martedì 17 maggio 2011

DAL VOTO EMERGE UNA CRISI BIPOLARE?

La fine del berlusconismo, ormai certificata dalla devastante debacle milanese, rischia di travolgere anche il centro-sinistra, che per ora gode delle disgrazie altrui e fa il pieno di sindaci, ma domani potrebbe pentirsi amaramente per aver sottovalutato l'exploit di Grillo e del suo Movimento a 5 stelle. Il "comico" conferma il successo delle scorse regionali (7% in Emilia), attestandosi in tutto il centro-nord fra il 5% e il 12%.

Ormai non si può più dire che è una protesta passeggera, stesso grave errore che il centro-sinistra fece con la Lega (che governa ormai da 15 anni, alla faccia della protesta): l'alleanza PD-IDV-SEL deve assolutamente accogliere le istanze di cui Grillo si è fatto portavoce, con le idee dirompenti ed innovative promosse dalla società civile e recepite finora solo dall'IDV (da qui il successo napoletano di De Magistris, ai danni del PD), sui costi della politica così come sulla gestione dell'urbanistica, della mobilità urbana, dei rifiuti e sulle politiche energetiche.

Cambiare rotta non solo si può, ma si deve: se il centro-sinistra saprà affrontare il crollo di Berlusconi senza continuare a travasare voti verso l'astensionismo o la protesta "costruttiva" di Grillo, magari solo per difendere posti di potere e la vecchia concezione affaristica della politica, potrà nascere un blocco sociale sufficientemente forte per governare il Paese, rinnovandolo come chiedono gli elettori.

 

Andrea Romano - Italia dei Valori

 

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