Mi fa piacere che la società proprietaria della cava di Monte La Poggia abbia accettato la trattativa con le istituzioni locali, è un segno di responsabilità e della volontà di venire incontro alle richieste dei cittadini, che ovviamente non vedono di buon occhio (per usare un eufemismo) l'apertura di una discarica di rifiuti speciali a ridosso del Parco delle Colline Livornesi. Tuttavia, la proposta di riduzione a 60 tipologie di rifiuto, anzichè le 108 autorizzate, non può essere sufficiente per ritornare al progetto originario di ripristino ambientale. Per questo, il Consiglio Provinciale e quello Comunale hanno chiesto la riduzione ai soli materiali inerti, come macerie, rocce e mattoni. In questo modo, l'azienda potrà comunque avere il proprio ritorno economico, eliminando però le criticità oggettive che sono emerse in questi mesi. Il tutto, ovviamente, potrà avvenire se la Magistratura non avrà nulla da ridire, sia per quanto riguarda l'autorizzazione che la praticabilità della strada, inoltre dovrà essere garantito sempre e comunque un monitoraggio trasparente da parte delle istituzioni, dei residenti e delle organizzazioni indipendenti, a partire dalle associazioni ambientaliste.
Andrea Romano
Italia dei Valori
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